PASQUA

Dove deriva la festa della Pasqua.
 Col termine “Easter” si designa la Pasqua e ci riporta ad una antica divinità pagana dei popoli nordici, la dea Eostre, assimilabile a Venere, Afrodite e Ishtar, la quale presiedeva ad antichi culti legati al sopraggiungere della primavera e alla fertilità dei campi.
 
I popoli Celti denominavano l’equinozio di Primavera “Eostur-Monath” e successivamente “Ostara”.Il nome sembrerebbe provenire da aus o aes e cioè Est, e infatti si tratta di una divinità legata al sole nascente e al suo calore.
 
A Eostre era sacra la lepre, simbolo di fertilità e animale sacro in molte tradizioni.
I Britanni associavano la lepre alle divinità della luna e della caccia e i Celti la consideravano un animale divinatorio.
Si dice che i disegni sulla superficie della luna piena raffigurino una lepre, ricordo questo dell’associazione dell’animale con divinità lunari. Questa raffigurazione della “lepre nella luna” appare nelle tradizioni cinesi, europee, africane e indiane.
Nella tradizione buddhista le leggende narrano di come una lepre si sacrificasse per nutrire il Buddha affamato, balzando nel fuoco. In segno di gratitudine il Buddha impresse l’immagine dell’animale sulla luna.
In Cina la lepre lunare ha un pestello ed un mortaio con cui prepara un elisir di immortalità.
Gli Indiani Algonchini adoravano la Grande Lepre che si diceva avesse creato la Terra.
Nell’antica Europa i Norvegesi rappresentavano le Divinità lunari accompagnate da una processione di lepri che portano lanterne.
Anche la Dea Freya aveva come inservienti delle lepri e la stessa Dea Eostre era raffigurata con una testa di lepre.
 
La lepre di Eostre, che deponeva l’uovo della nuova vita per annunciare la rinascita dell’anno, è diventata l’odierno coniglio di Pasqua che porta in dono le uova, altro simbolo di fertilità. 
Così le uova pasquali si ricollegano alle tradizioni pagane in cui si celebrava il ritorno della dea andando a scambiarsi uova “sacre” sotto l’albero ritenuto “magico” del villaggio, usanza che collega Eostre alle divinità arboree della fertilità.
L’uovo non è scelto a caso ma è da sempre simbolo di vita, di creazione, di rinascita.
 
In numerose mitologie un uovo primordiale, embrione e germe di vita, è il primo essere ad emergere dal Caos: è l'”Uovo del mondo” covato da una Grande Dea e dischiuso dal Dio Sole.
Un mito dell’India narra che nella notte dei tempi tutto era immerso nelle tenebre e sepolto in un sonno profondo.
L’Assoluto volle creare il cosmo dalla propria sostanza, così creò le acque e vi depose a galleggiare un uovo splendente il quale generò al proprio interno Brahma, il Creatore, che divise poi l’uovo stesso in due parti, formando la terra e il cielo.
Noi ci rifacciamo invece alla resurrezione del maestro Gesù, alla rinascita della coscienza cristica, e allora che rinascita sia per tutti noi, facciamo brillare la LUCE nei nostri cuori, lasciamo andare ciò che ci offusca, riprendiamo in mano la nostra unicità e bellezza, e coltiviamo la nostra maestria.
Il Cristo risorge per mostrarci la Via della Vita.
 
Un caro abbraccio, buona Pasqua di risurrezione a tutti dall’Erbana :-)

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