Gnocchi

Gli gnocchi sono il piatto che più mi fa sentire a casa.

Gli gnocchi sono un piatto che ci riconnette al nostro esser stati bimbi, rappresenta un piatto che in genere ai bimbi piace, una sorta di coccola, un attenzione verso i cuccioli di casa, un piatto facile da realizzare e che di solito si fa insieme, a portata di piccole mani di bimbo.

Quando ho pubblicato la foto dei miei gnocchi su face book in tanti avete partecipato alla mia gioia scrivendo le vostre impressioni, e alcune le trascrivo qui per condividerle ancora.

C’è chi si ricorda quando la mamma gli insegnava a fare il ricciolo al pezzetto di impasto da incavare e chi neanche sa che agli gnocchi  si fa il ricciolo. Si possono incavare con le dita o sulla forchetta o sulla grattugia, o anche no. A me sono stati insegnati così e così li tramando . Gli gnocchi sono un piatto che ogni famiglia prepara a modo proprio.

Per alcuni rappresenta il  piatto preferito, ma rigorosamente al sugo di pomodoro e con una montagna di parmigiano, ho visto bimbi mangiarli anche nature, e chi invece li gradisce al gorgonzola, al ragù o al pesto.

Qualcuno mi ha scritto che i miei gnocchi gli  evocano le strascinate, c’è chi pensa di farli per un occasione speciale, chi è mattiniero e già alle 10 della mattina li ha già preparati e chi invece arrivati all’ora di pranzo li deve ancora preparare.

Non a tutti piacciono gli gnocchi, c’è chi preferisce le tagliatelle al ragù ripassate in padella, chi le lasagne verdi, chi i culurgiones, chi i tortellini, la bellezza della cucina è che ognuno ha la propria tradizione.

Un altro piatto che mi riporta all’infanzia è il pane e pomodoro con cipolla, basilico, origano e olio EVo. Mi ricorda le friselle, un piatto semplice, veloce, essenziale, carico di vitalità, profumi, sapori, sole;  mi rammenta le merende estive quando correndo felici in campagna respirando il profumo di libertà ci sbucciavamo le ginocchia al canto delle cicale. Ma torniamo ai nostri gnocchi.

Quindi, oggi gnocchi e li mangerò pensando ai miei amori, e casa sia. Mia figlia Mariangela , che vive all’estero, se avesse il potere del teletrasporto sarebbe già qui per gustarsi un bel piatto di gnocchi.

A Bologna si usa dire “giovedì gnocchi”, sì perché un tempo il menù settimanale era bello cadenzato e organizzato, e il giorno in cui si mangiavano gli gnocchi era proprio il giovedì.

Ecco qui la mia ricetta: come ben sapete le mie ricette le faccio a sentimento, non ho una lista di ingredienti pesati.. per gli gnocchi lesso 4-5 patate, le schiaccio e le impasto con la farina finché l’impasto non è della consistenza che mi soddisfa. Se ho un uovo di gallina felice lo aggiungo all’ impasto, se no faccio senza. Le patate tenderanno ad appiccicare anche dopo essere state impastate, quindi, come si può  vedere dalla foto, taglio l’impasto a pezzi che infarino, poi creò tante biscioline che andrò a tagliare, infarino ancora con una spolverata e poi via! Si incavano gli gnocchi ad uno ad uno. E mentre incavo ritorno bimba, e poi madre con i miei bimbi, e poi di nuovo bimba. Gli gnocchi x me sono pura gioia.

Confesso che mi di solito mi metto  avanti, la sera lesso le patate, e la mattina dopo colazione tiro fuori il tagliere da sotto la tavola e  schiaccio le patate. Ho imparato a schiacciarle con tutta la buccia, se le patate sono state ben ripulite prima di esser bollite e sono abbastanza giovani, il passato non viene intaccato dalle bucce che resteranno nello schiacciapatate.

E poi nulla, un passo alla volta e gli gnocchi son belli che fatti.

I tanti bei ricordi legati ad essi, me li fanno fare in un baleno a cuor leggero, divengono quasi una preghiera.

Sperimentate, vi verranno buonissimi, ognuno di noi diviene l’ingrediente speciale della propria ricetta.

Ricordate sempre che in ogni ricetta della Vita l’ingrediente speciale è l’Amore

Un basen dall’Erbana una selvatica in cucina

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