Le buone pratiche

Le buone pratiche sono un argomento molto interessante.

Ho appreso le buone pratiche nei lunghi anni di esperienza cuciniera.

Siete pronti a venire in cucina con me?

Mi sono diplomata alla scuola alberghiera nei lontani anni ottanta,  sono diventata vegetariana alla tenera età di 14 anni per un evento accaduto a scuola,  e  frequentare una scuola yoga e una scuola judo durante l’adolescenza ha contribuito molto a predispormi ad una attenzione su più livelli, corpo-mente-spirito.

A 33 anni per questioni gravi di salute la mia vita è cambiata drasticamente, ed è così cominciata la mia scalata a divenir l’Erbana. L’ambito della ristorazione prima, i laboratori e le scuole dopo, hanno fatto sì che in me si sviluppasse un metodo che voglio condividere con voi.

le buone pratiche sono prassi da adottare

Buone pratiche da adottare in cucina ad ogni cosa :-)

Ecco qui i primi passi. IL DECALOGO DELL’ERBANA:
  1. Il cibo è uno strumento molto potente a nostra disposizione ogni giorno, attraverso ciò che decidiamo di comprare, cucinare e mangiare facciamo la differenza .
  2. Ricordati sempre che cucinare è una cosa seria, un atto di grande responsabilità perché il benessere dei tuoi commensali passa anche da te, e lo si può fare con gioia.
  3. Il cibo è nutrimento, condivisione e piacere.
  4. Quando varchi la porta della cucina è salutare lasciare fuori i cattivi pensieri. Mentre si cucina si può parlare di cibo, di cose buffe, del tempo, spesso si parla di cacca o di sesso, ma mai, dico mai parlare di sfighe o di malattie! Il cibo ci ascolta e poi diviene noi, quindi attenzione ai discorsi che facciamo in sua presenza.
  5. L’atto di metterti il grembiule ti ricordi che stai per entrare in uno spazio sacro, quello del cuore. È una vestizione, una sorta di centratura che allontana da te stress, rancori, e malumori.
  6. Il cibo che andrai a maneggiare va trattato con rispetto e cura.
  7. Se sei arrabbiato non cucinare, la rabbia è peggio di un “cibo avariato” .
  8. Le tue vivande devono donare vitalità a coloro che se ne ciberanno, non devono appesantire, quindi lavorazioni semplici e veloci, ogni singolo ingrediente si deve poter riconoscere al palato.
  9. Crea un pranzo armonioso, verdure in primis accompagnate da un cereale, un legume, un piccolo dolce poco dolce e una bevanda goduriosa.
  10. Apparecchia la tavola e rendila gioiosa, imbandiscila con una bella tovaglia, metti un fiore o un rametto aromatico in una brocca di acqua, un tovagliolo colorato, delle verdure fresche, una preparazione golosa in apertura pranzo e tutto diverrà speciale. Questa regola vale anche quando si cucina per sé stessi, ognuno di noi è la persona più importante che ci è stata affidata alla nascita.

Cucinare con Amore divenga virale, e come un sasso gettato nell’acqua generi cerchi in movimento capaci di vibrare fino a giungere lontano.

Questa semplice, ma non scontata predisposizione andrà oltre ogni concetto di sostenibilità o di etica, perché l’Amore include silenziosamente il rispetto per tutto il Creato e quindi naturalmente li include.

Sperimenta sempre e abbia cura di te che sei l’ingrediente fondamentale della meravigliosa ricetta che è la Vita!

Un abbraccio dall’Erbana

 

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