L’affare eolico

Articolo scritto per il mensile Vivere sostenibile, pubblicato nel numero di aprile 2016 – 

Su internet ho trovato questa immagine, e devo dire che mi dà molto da pensare. “L’affare eolico” è inserito nel pacchetto energie rinnovabili e pulite, e ciò mi crea disagio. Ho letto di sequestri, di denunce, di contributi pubblici per la GreenEnergy, di vincoli di natura paesaggistica, ambientale e idrogeologica non rispettati o sorvolati. Forse l’argomento non è così green..

Come mai in tantissime parti d’Italia, in zone bellissime, in punti strategici della Terra noi esseri umani non siano stati capaci di fermare il proliferare di parchi eolici? Eppure la loro disarmonia è sotto i nostri occhi. In Puglia se ne contano più di cento. Ho anche letto che in alcune zone d’Italia qualcuno ha dovuto subire anche l’offesa dell’esproprio dei terreni.

La mia non è una battaglia, e nemmeno una guerra. Voglio semplicemente capire come mai un qualcosa creato con la scusa di salvaguardare Madre Terra possa creare tanta bruttezza e disarmonia. La mia attenzione verso l’eolico è cominciata con l’ amicizia con Piero Romanelli, noto agricoltore che vive sul crinale a Casoni di Romagna, luogo di superba bellezza a un passo dal cielo. Piero coltiva frutta e verdura in maniera biologica da sempre, figlio di contadini, laureato in agraria, impegnato in buone pratiche in seno alla società. Condividendo interessi, amicizia e lavoro mi ritrovo spesso a percorrere le vie del crinale e a dover subire le energie delle pale. Quando tira vento è un brutto giorno, la forza delle turbine disturba il magnetismo umano e quello terrestre e l’umore cambia e il corpo cade in squilibri pazzeschi. Personalmente mi viene una forte nausea e mal di testa e un senso di smarrimento pervade il mio essere. Ma io son lì di passaggio. Il Piero le subisce in maniera più devastante. Negli articoli scorsi vi avevo chiesto di inviarmi mail e articoli per poter insieme affrontare questo argomento e capirlo un po’ di più, alcuni di voi l’hanno fatto, grazie. Noi siamo la Terra e la Terra è nostra Madre, fintantoché non impareremo ad amarla, a rispettarla e a proteggerla, credo che non possa esserci davvero una sostenibilità Green. Solo i bambini son davvero capaci di indignarsi e proteggere ciò che amano?

Natura e tecnologia possono andare a braccetto, ma nel rispetto delle basilari regole del rispetto, dell’armonia, della bellezza. Madre Natura si è mostrata in tutta la sua grandezza, e noi cosa aspettiamo a comportarci da veri figli di Gaia?

Vi abbraccio, attendo vostre mail. A presto, l’Erbana . Scrivetemi beatrice.calia@gmail.com

 

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